Maiolica

I materiali

Maiolica

Prodotto ceramico formato da terracotta rivestita di smalto stannifero, e il cui nome sembra possa derivare dall’isola di Majorca nelle Baleari al centro dei traffici con l’Oriente islamico nel periodo di dominazione della penisola iberica.
La vera e propria maiolica si ha quando il biscotto (già cotto a 1300 gradi) viene ricoperto di uno smalto stannifero, vetroso ma opaco, un composto detto “fritta” e calcino.

Dopo tale immersione e una breve asciugatura, lo si rimette nel forno per una seconda cottura che non supera i 900 gradi di calore. La decorazione con i colori in grado di resistere al fuoco, avviene prima di questa seconda cottura in cui non è più soltanto lo smalto che si fonde e si amalgama con la superficie porosa del biscotto, ma la stessa cosa avviene ai colori, i quali si fondono e amalgamano con il rivestimento di smalto.

Vaso Liberty – Ginori

Epoca: 1900-1910

Vaso triansato – Cantagalli

Epoca: Primi del '900

Vaso/base per lampada – Cantagalli Iznik

Epoca: Primi '900

Vassoio – Minghetti

Epoca: Fine '800

Versatoio – Cantagalli

Epoca: 1880

Versatoio – Galileo Chini

Epoca: 1896-1898

Versatoio – Melandri

Epoca: Anni '50

Versatoio a lustro – Cantagalli

Epoca: 1880

Versatoio da farmacia – Savona

Epoca: fine '600

Versatoio maiolica ’700

Epoca: Fine '700

Vuotatasche – Melandri

Epoca: Anni ‘60