Vaso in porcellana di forma a balaustro con anse modellate in guisa di creature fantastiche, in parte draghi, in parte arpìe, cui si connettono elementi fitomorfici. I valori plastici delle anse sono esaltati dai rapporti cromatici tra le decorazioni in oro su bianco, bianco su oro e tra oro opaco e oro brunito.

Sul fronte principale del vaso si articola una decorazione con due fiori costituita da un’esile fronda con le sue foglie, le sue bacche e due fiori al centro realizzata in pâte sur pâte e dipinto con oro e platino. Sul retro del vaso, dove un uccellino solitario su uno stelo d’erba rilevati in oro, si staglia contro il candore del vaso, la decorazione si fa ancora più lineare e minimalista rivelando quel debito di ispirazione verso l’arte giapponese comune a tutte le manifatture europee di fine ‘800.

Doccia, Sesto Fiorentino ( Fi );  1880 circa.